Scrivi un commento
al testo di Salvatore Armando Santoro
Ricordando Mocenicka Draga
- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare
nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento;
il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente,
potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi
e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso,
all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti
con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ].
Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]
|
Nella mia foto vista dell'Isola di Cres (Cherso) in Croazia dalla collina di Mošcenicka Draga Vola un gabbiano tra le barche in porto vola lungo i viali ora silenti il suo verso ripete, Cherso poi sfiora garrisce mentre il sole bacia il mare sembra anche lui ad un perduto amore urlare. Guardo sereno dal bosco su in collina il luccichio dell’onda qualche nave lenta le acque sta sfiorando, vedo la scia, non sento il suo rumore, in questo posto adesso regna pace dopo la guerra ora il cannone tace. Tace anche il mio cuore, a un nuovo amore tende, ma lo specchio rivela il tempo che s’invola penso agli anni passati tutto l’affetto chissà dove mai è andato qualche rimpianto bussa dentro il petto ma inutilmente un nuovo amore aspetto. Ora aspetto la nera compagna la incrocio a volte e scruta indifferente cerco con simulato affanno tutte le cose mie di sistemare tante volte il mio volto ha accarezzato le ho chiesto tempo e tempo m’ha lasciato. Salvatore Armando Santorlo (Boccheggiano 15.10-2019 – 7,24)
|
|
|